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ISTITUTO TECNICO ECONOMICO STATALE

"ANGELO FRACCACRETA"

Indirizzi: Amministrazione Finanza e Marketing – Turismo
Articolazioni: Relazioni Internazionali per il Marketing – Sistemi Informativi Aziendali
Corso serale- Percorsi di Istruzione di secondo livello: AFM - SIA

 

 

 

L’IGCSE ALL’I.T.E.S. “FRACCACRETA” DI SAN SEVERO: ATTIVATA ANCHE LA SECONDA SEZIONE “CAMBRIDGE”

di Alessandro M. Basso (Addetto-Stampa dell’I.T.E.S. “A. Fraccacreta”)

Un bambino, un insegnante, un libro ed una penna possono cambiare il mondo.”

E’ con questo aforisma, attribuito a Malala Yousafzai, a significare il diretto ed universale legame tra istruzione ed educazione, che può sintetizzarsi lo spirito del processo di internazionalizzazione dell’I.T.E.S. “A. Fraccacreta” di San Severo che nel corrente anno scolastico 2023/24 ottiene un ulteriore doppio passo in avanti.

Tre sono, infatti, le classi, 1D, 1E e 2D AFM, e, dunque due le sezioni, che adotteranno le metodologie IGCSE-Cambridge, quest’anno nelle discipline Geografia, Informatica ed Inglese, rispettivamente con i docenti Gianluca Del Piccolo, Olinda Vaccarella e Claudia Zilletti, coadiuvati dalla docente madrelingua.

L’autorevole percorso culturale, accreditato dal Cambridge Assessment English, a riprova della qualità dell’offerta formativa promossa dall’Istituto guidato dal Dirigente prof.ssa Maria Soccorsa Colangelo, consentirà, agli alunni meritevoli, di conseguire un titolo di studio riconosciuto a livello internazionale anche dalle Università e dal mondo delle imprese, proiettando lo studente nel solco di una prospettiva intellettuale extranazionale.

Tra gli obiettivi del percorso, lo sviluppo del pensiero critico e delle capacità di problem solving e l’acquisizione di molte altre soft skills necessarie per la crescita dell’individuo e della società: d’altra parte, instruĕre significa, infatti, dare una struttura e, quindi, costruire un insieme logico di conoscenze e competenze utile alla persona nel suo vivere quotidiano.

Entusiasmo condiviso, dunque, tra gli operatori del Fraccacreta e gli studenti che, per la dimensione trasversale del contesto formativo, “sentiranno” sempre più il valore professionalizzante del proprio impegno.   

Il Fraccacreta- ha dichiarato la prof.ssa Colangelo- si tiene al passo con i tempi e si evolve continuamente: i risultati raggiunti lo scorso anno con la prima classe Cambridge, nel corso D, hanno portato il nostro Istituto ad ampliare l’offerta formativa, contemporaneamente, a ben due classi prime, con un significativo incremento di studenti che seguiranno tale metodologia riconosciuta anche in Inghilterra. Ciò rappresenta davvero una chance straordinaria per l’intero territorio che si arricchisce, infatti, di un percorso culturale di livello internazionale e che annovera il Fraccacreta tra gli istituti sempre più all’avanguardia e con una open vision di rilievo”.

 

 

 

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di Alessandro M. Basso (Addetto-Stampa dell’I.T.E.S. “Fraccacreta”)

L’istruzione è l’arma più potente per cambiare il mondo”: “trasformare i sudditi in cittadini è un miracolo che solo la Scuola può compiere”.

E’ sulla base di tali concetti, espressi rispettivamente da Nelson Mandela e da Piero Calamandrei, che venerdì 12 maggio (2023), presso la Biblioteca dell’I.T.E.S. “A. Fraccacreta” si è tenuta la Conferenza di presentazione del libro “Storie…di sera”, scritto dai docenti Maria Idria Sabrina Semeraro e Maurizio Seggioli ed edito da Rossini.

All’evento, coordinato dalle docenti del “Fraccacreta” Roberta Vetritti e Paola Matarante, ha relazionato, in video-collegamento l’autrice, alla presenza attiva di vari alunni dell’indirizzo Serale.

Frequentare la Scuola serale, come io stessa ho fatto- ha dichiarato la prof.ssa Semeraro- consente di conciliare gli impegni di famiglia con il desiderio di emanciparsi: significa investire positivamente il tempo disponibile per porre in essere delle scelte operative, piuttosto che fermarsi dinanzi alle difficoltà che, comunque, nella vita si incontrano. Così, conseguito il Diploma, ho potuto, infatti, proseguire nel mio percorso formativo ed approdare alla Laurea. Dalle esperienze autobiografiche e dall’osservazione introspettiva degli eventi, è sorto, quindi, il bisogno di scrivere un libro per comunicare quanto appreso anche in termini relazionali ed emozionali, a partire dalla constatazione che la cultura è, sempre, fondamentale. Per comprendere cose e situazioni e per svolgere qualsiasi attività, bisogna, infatti, continuare a studiare e, con una testa pensante, si diventa, e ci si sente, più belli dentro”. 

Il valore dell’indirizzo serale è riscontrabile, quindi, nella tipologia di relazione che viene, di solito, a crearsi tra docenti e studenti.  

“Nel corso serale- ha proseguito la prof.ssa Semeraro- avviene una sorta di equilibrio tra le parti, trattandosi di adulti ovvero di persone che hanno avviato un percorso di maturazione attraverso il lavoro, nonché una contaminazione tra saperi e conoscenze: in tal senso, in considerazione proprio di tale bagaglio esperienziale, i criteri di valutazione, pur senza alterare il valore intrinseco del momento formativo, sono differenti da quelli utilizzati nel diurno. Nel rispetto del principio generale che le differenze di età e di provenienze sociali possono essere fattori di arricchimento più che di diversità, il serale consente di distinguere il potenziale di ciascuno studente per valorizzarlo e portarlo ad un livello superiore. L’importante è desiderare fortemente di avanzare, scommettendo su se stessi, per vivere nella  fiducia e nella speranza: diversamente, il rischio è perdere la possibilità di apprezzare la bellezza di ciò che la vita può, attraverso il proprio impegno, porgerci”.   

In un mondo che si modifica continuamente, infatti, la vera libertà è nel poter fare ma soprattutto nel poter, e voler, migliorare e, dunque, cambiare, peraltro non soltanto per se stessi ma anche per il bene della società.  

Frequentare la Scuola serale pubblica è come rinascere- ha aggiunto la prof.ssa Semeraro- e mi ha permesso di comprendere, altresì, il valore del seminare e del raccogliere, della collaborazione, della condivisione e del mettersi nei panni dell’altro, cioè di vedere ed amare l’altro nella sua umanità, per poi scoprire che l’altro siamo noi stessi e per far bene nella vita: a tal fine, però, è necessario pensare e, per pensare bene, occorre avere un buon linguaggio, che si acquisisce anche per vie trasversali, a partire da quelle spirituali. Così, se da soli si cammina, insieme si corre e si risponde al disegno che Dio ha posto per ciascuno di noi”.  

Si è trattato, quindi, di un incontro interessante ed importante, che ha offerto intensi spunti di riflessione per gli alunni del serale.

Ogni studente- ha sottolineato la prof.ssa Vetritti- ha potuto riconoscere, nella narrazione, parti di se stessi: la voglia di riscatto sociale, l’ampliare le proprie conoscenze, il rimettersi in gioco, il raggiungere obiettivi, al di là dell’età anagrafica”.

Il punto di partenza- ha concluso la prof.ssa Matarante- è sempre l’istruzione: la meta da raggiungere è la realizzazione delle proprie aspirazioni, senza mai arrendersi”.  

STORIA

STORIA

STORIA

STORIA

STORIA

STORIA

STORIA 

 di Alessandro M. Basso (Addetto-Stampa dell’I.T.E.S. “Fraccacreta”)

Profondità, intesa come empatia, e concretezza, da ravvisare nelle azioni reali, nonché amabilità ed eleganza: sono i pilastri della gentilezza e, dunque, ecco perché il viola, derivato dai colori blu e rosso, il bianco, dei messaggi, ed il giallo, delle pergamene, decorano la “panchina della gentilezza” ideata e pronta per l’installazione nell’ingresso interno dell’I.T.E.S. “A. Fraccacreta”.

Alla cerimonia di inaugurazione, presenziata dal Dirigente Scolastico prof.ssa Maria Soccorsa Colangelo, tenutasi nella Biblioteca del medesimo Istituto lo scorso 10 maggio (2023), e dunque nel mese mariano dedicato alla Madonna, hanno partecipato, in veste di relatori, la dott.ssa Arcangela de Vivo, in qualità di Presidente dell’Associazione “Gentilezza è Cultura” ed Ambasciatrice di gentilezza, e la dott.ssa Lidia Corticelli nonché vari componenti della medesima associazione, docenti ed alunni provenienti sia dal diurno che dal serale.

Sulle note di “Io mi innamoro ancora” di Ermal Meta, “Supereroi” di Mr Rain, “Si può dare di più” di Morandi-Tozzi-Ruggeri e “We are the world” di Jackson-Richie-Wonder, in una splendida cornice musicale ideata dall’alunno Carlo Stella (classe 5B SIA) che ha peraltro narrato una fiaba a tema, una delegazione di studenti, coordinati dalle docenti Emilia Falcone e Concetta Capodaglio, ha declamato alcuni pensieri dedicati alla gentilezza, assemblati in un vero e proprio Inno alla gentilezza: autrice della decorazione della panchina e dei cartelloni, l’alunna Gabriella Gagliardi (classe 4A SIA).

Dopo gli anni del Covid-19- ha dichiarato la dott.ssa de Vivo- abbiamo riscoperto un maggiore bisogno di gentilezza che, per non essere banalizzata con mere parole pur importanti, deve concretizzarsi nel rispetto per l’ambiente, nel porre in evidenza le cose   positive e nello scambiarsi emozioni sane: la gentilezza è una competenza, peraltro da non declinare soltanto al femminile, che si può acquisire, allenandosi ad essere gentili per divenire, così, costruttori di gentilezza. A tal fine, si potrebbe pensare all’inserimento, nel giornalino del Fraccacreta, di una pagina viola dedicata ai gesti di gentilezza”.

La gentilezza, quale motore per instaurare, costruire e conservare relazioni solide, autentiche e di fiducia, è stata elogiata, nel tempo, da più voci, di qualsiasi orientamento ideologico, politico e religioso, da Sant’Agostino a Dante Alighieri, da Jean Jacques Rousseau a Ludwig van Beethoven, da Johann Wolfgang von Goethe a Mark Twain, da Khalil Gibran a Madre Teresa di Calcutta, sino al Dalai Lama ed a Papa Francesco: la gentilezza è essenziale per l’elevazione spirituale e per la socialità e genera amore, è la saggezza più grande e rende l’uomo superiore, è la catena forte che tiene legati gli uomini, la lingua che il sordo ascolta ed il cieco vede, è come la neve che abbellisce tutto ciò che copre e le cui parole, brevi e facili da dire, hanno un’eco eterna e, perciò, è sempre possibile essere gentili. In altri termini, la gentilezza è un piccolo miracolo.

La gentilezza- ha aggiunto la dott.ssa Corticelli- costruisce, interiormente, le persone e si impara fin da bambini: essa genera sentimenti che si manifestano col sorriso”.

Gentilezza è, quindi, vivere permettendo allo spirito di vibrare, sì da generare flussi positivi ovunque: essa, dunque, quale virtù morale ed etica, educa l’essere umano a percepire dimensioni invisibili e ad allontanarsi, quando possibile e necessario, da quelle meramente materiali che, spesso, sono zavorra dannosa.  

L’ascolto- ha continuato la prof.ssa Capodaglio- è la prima forma di gentilezza”: “la gentilezza- ha proseguito la prof.ssa Falcone- permette di spargere luce ovunque”. 

Così, la gentilezza, più che mero manierismo formale, è un moto puro e spontaneo dell’animo, ricco di orizzonti, che identifica, in termini sostanziali, la persona e rappresenta il senso autentico della vera civiltà, fatta di gratuità, accoglienza, generosità, solidarietà, misura, senso del limite ed sano equilibrio tra mente e cuore, ed oggi, più che mai, è necessaria, anzi urgente: la gentilezza appartiene, dunque, alle persone sensibili, che hanno una base di cultura intellettuale e di vita, ed a coloro che hanno compreso davvero il senso dell’esistenza e che, quindi, preferiscono ragionare per retrocedere pacificamente piuttosto che avere ragione a tutti i costi.  

Quindi, non si è trattato di un’iniziativa qualunque ma di un evento fondato su un’idea di cultura, e di inclusione per l’intera comunità, che, con San Severo co-capitale di gentilezza nel 2024, si inserisce in un vero e proprio crono-programma volto a promuovere le virtù della gentilezza: considerato il corso degli eventi di quest’epoca, ha il sapore, quasi, di una crociata, per cercare di favorire un cambiamento del modo di pensare ed agire, “ordinato, curato e pulito”, per il bene della comunità, con vera attenzione all’altro, alle differenze ed alle fragilità.

Essere gentili- ha concluso la Dirigente prof.ssa Colangelo- è un obiettivo per tutta la vita che si concretizza nel rispetto, tramite gesti quotidiani, per gli adulti, per i familiari, per i più deboli, per tutti e, dunque, per noi stessi: gentilezza significa, infatti, responsabilità. Per questo, il Fraccacreta, come Istituzione promotrice di valori, si è iscritto alla piattaforma della gentilezza: per gli studenti che dimostreranno buone pratiche di gentilezza istituiremo un apposito Premio”.

panchina della gentilezza

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