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ISTITUTO TECNICO ECONOMICO STATALE

"ANGELO FRACCACRETA"

Indirizzi: Amministrazione Finanza e Marketing – Turismo
Articolazioni: Relazioni Internazionali per il Marketing – Sistemi Informativi Aziendali
Corso serale- Percorsi di Istruzione di secondo livello: AFM - SIA

 

di Alessandro M. Basso (Addetto-Stampa dell’I.T.E.S. “Fraccacreta”)

L’ordinamento giuridico italiano, nell’ambito della libertà dell’iniziativa economica privata e della concorrenza di cui agli artt. 41 Cost. e 2082 c.c., prevede la possibilità dell’esercizio del gioco attraverso scommesse di vario genere, anche on line.

Secondo le dottrine economiche, l’individuo è soggetto a scelte che oscillano tra istinto e ragione e, laddove prevalga il primo, finisce per acquisire un senso anche ciò che, oggettivamente per la ragione, è privo o contro senso. In tale concetto di “ofelimità” come teorizzato da Vilfredo Pareto, l’uomo può optare di utilizzare il proprio surplus monetario non nel tesoreggiamento “proprio” ma destinandolo al gioco: ciò può dare luogo, almeno nel medio-lungo periodo, ad una serie, spesso progressiva, di comportamenti che si traducono in abitudini e, dunque, in dipendenze ovvero patologie.

Tali comportamenti sociali, aventi quindi una valenza economica di tipo micro e macro, sono, dunque, mossi da elementi di matrice psicologica ed, in quanto tali, possono risultare difficilmente limitabili, alla fonte, esclusivamente per legge: necessita, pertanto, un approccio culturale di tipo intellettuale e cognitivo ovvero antropologico.

La ludopatia è, in altri termini, uno degli aspetti più urgenti della società moderna e ciò richiede un dibattito continuo ed approfondito, sin tra le giovani generazioni.

In tale ottica, il Dipartimento per le dipendenze patologiche dell’ASL Fg, diretto dal Dott. Antonio Demaio, ha organizzato una serie di iniziative volte a sensibilizzare e ad educare la collettività.

Fate il nostro gioco” è il titolo della Conferenza-spettacolo, tenutasi lo scorso 20 novembre 2019 presso l’Auditorium della Chiesa “Madonna della Divina Provvidenza” di San Severo, cui l’I.T.E.S. “A. Fraccacreta” di San Severo ha partecipato, con una nutrita delegazione di studenti peer educators guidati dalla prof.ssa Emilia Falcone e, cioè, Grazia Cerrone, Nicola Cota e Roberta Pazienza (classe 5B afm), Siria Fatone e Fernando Barone (classe 5D afm), Martina Spallone, Raffaella De Santis, Severino Tartaglione e Giorgia Del Grosso (classe 4B afm), Biancamaria La Pietra e Martina Mastrodonato (classe 3A afm), Rosa Mossuto (3B SIA), Mary Di Mauro, Maria De Nisi, Ilaria Biccari, Elisabetta De Leo, Aurora Manuardi e Morena La Riccia (3B afm), Martina Cavaliere, Francesco D’Andrea, Dante Vezzano, Ciro Braccia e Vincenzo Prattichizzo (3B sia), Gaia Romano e Federica Guidacci (3AT), Carlo Stella e Federica Gentile (2A afm) e Davide Russi.

Obiettivo del progetto operativo, approvato dalla Regione Puglia con D.G.R. 11/12/2018 n. 2292, è comprendere, razionalmente, i meccanismi che determinano i comportamenti individuali e conoscere i rischi derivanti, al fine di prevenire il gioco d’azzardo patologico e di contrastarne la sua diffusione.  

 “Nella società moderna- ha dichiarato il matematico Olmo Morandi, relatore dell’evento- vi è un’offerta di gioco così elevata ed onnipresente che possiamo parlare di una vera e propria industria: basti pensare che già nell’anno 2005 le stime parlavano di una spesa pari a 29 miliardi di euro annui e che tale dato è, oggi, ulteriormente cresciuto a circa 102 miliardi di euro annui. Ciò impone un’attenta riflessione sulla propensione soggettiva all’uso dei giochi d’azzardo: con tale termine, dobbiamo intendere tutti quei giochi dall’esito incerto e, per definizione, ogni gioco che non richieda particolari abilità intellettuali, come appunto le scommesse con i numeri, sarebbe da ritenere d’azzardo”.   

Questo il motivo per cui la ludopatia, quale questione ormai di massa, è divenuta oggetto di attenzione da parte del Legislatore che è intervenuto, da tempo, con varie leggi speciali aventi l’obiettivo di tutelare il consumatore e la sua salute: dalla l. n. 88/2009 sull’esclusione dall’accesso al gioco on line da parte di minori, alla l. n. 111/2011 sul divieto di partecipazione dei minori ai giochi pubblici con vincita in denaro, alla l. n. 189/2012 sull’aggiornamento dei livelli essenziali di assistenza riguardo alle prestazioni di prevenzione, cura e riabilitazione rivolte alle persone affette da ludopatia ed alla l. n. 96/2018 sull’introduzione di ulteriori misure  per  contrastare  il fenomeno del disturbo del gioco d'azzardo.

"Bisogna comprendere, sin da piccoli- ha proseguito Olmo Morandi- ciò che può spingere a giocare d’azzardo: indubbiamente, il mondo, per come strutturatosi, ci porta a cercare sempre nuovi mezzi e questi ci inducono a scoprire, anche a scatola chiusa, nuove strade e, dunque, ad acquisire nuovi comportamenti. Dall’avvento di internet, infatti, abbiamo la possibilità di comunicare più velocemente e continuamente, anche scaricando filmati ed app. Tutto questo sistema genera una vera e propria rete che mantiene sempre alto il livello di etero-attenzione ma non quello di auto-vigilanza".

In altre parole, un sistema che finisce per auto-alimentarsi e, dunque, per proteggere se stesso, quasi “reificando” la persona se questa perde il controllo delle proprie azioni.

Il gioco è, di per sé, affascinante- ha aggiunto Olmo Morandi- perché la sorpresa è, di base, avvincente: è, così, che ciascuno può scoprirsi, addirittura, disposto ad essere generoso in quanto la percezione, pur illusoria, di felicità è così sentita che l’esito sfavorevole della scommessa finisce per non scoraggiare e, persino, per essere atteso”.

Marketing, psicologia o, più semplicemente, errata individuazione delle priorità quotidiane   conducono, quindi, a fenomeni di alienazione e/o di compulsività e, dunque, di azzeramento selettivo, mediante i rinforzi positivi intermittenti.

 “Siamo portati a pensare- ha concluso Olmo Morandi- che con l’aumentare delle scommesse aumenti anche la probabilità di vincere: ebbene, è l’esatto contrario. Inoltre, va considerato che le probabilità sono, generalmente, stimabili soltanto nell’attualità e, quando pur stimate, appaiono, in termini numerici, sempre trascurabili. Bisogna, dunque, ricordarsi che il fenomeno del gioco d’azzardo patologico non riguarda soltanto una determinata categoria di persone ma, potenzialmente, chiunque perché il vero genio è colui che ha ideato e creato il gioco”. 

La cultura, ed in tal senso la funzione della Scuola, assume, quindi, un valenza ancor più evidente ed imprescindibile per l’intera società.    

 “La nostra Scuola- ha concluso la Preside dott.ssa Mezzanotte- si affianca a tutte quelle iniziative attente alla socialità e pro-socialità. Un plauso va alla prof.ssa Emilia Falcone, sempre impegnata nella formazione dei giovani. Il nostro auspicio ed il nostro obiettivo è contribuire alla costruzione di una comunità più consapevole e più sana”.