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ISTITUTO TECNICO ECONOMICO STATALE

"ANGELO FRACCACRETA"

Indirizzi: Amministrazione Finanza e Marketing – Turismo
Articolazioni: Relazioni Internazionali per il Marketing – Sistemi Informativi Aziendali
Corso serale- Percorsi di Istruzione di secondo livello: AFM - SIA

 

di Alessandro M. Basso (Addetto-Stampa dell’I.T.E.S. “Fraccacreta”)

La pace è un sogno che può diventare realtà ma, per costruirla, bisogna essere capaci di sognare”: “il mondo potrà scoprire la pace quando il potere dell’amore supererà l’amore per il potere”.

Con questi aforismi, rispettivamente attribuiti a Nelson Mandela ed a J. Hendrix, è possibile sintetizzare lo spirito dell’iniziativa sociale “La marcia dei bruchi”, tenutasi dal 23 al 26 febbraio (2023), cui l’I.T.E.S. “A. Fraccacreta” di San Severo ha aderito in veste istituzionale: più precisamente, circa duecentocinquanta studenti, provenienti da undici classi e coordinati dalla prof.ssa Emilia Falcone, hanno preso parte alle attività ideate dall’attivista congolese John Mpaliza e promosse in loco dalla Consulta delle Associazioni la cui edizione pugliese è partita proprio da San Severo per poi concludersi a Bari il prossimo 5 aprile.

L’evento, finalizzato ad un confronto sulle più importanti tematiche generali come la giustizia, la pace nonché il consumo critico, i cambiamenti climatici e la salvaguardia del creato, sorge nel 2010 per sensibilizzare l’opinione e le istituzioni nazionali ed internazionali sul dramma che vive il popolo del Congo: obiettivo del suo promotore, John Mpaliza, classe ’69 ed una laurea breve in Ingegneria informatica presso l’Università degli studi di Parma, è essere la voce di chi non ha voce in tragedie come la guerra, la violenza ed ogni altro fenomeno di emarginazione sociale.

Durante la marcia, giunta sabato 25 gennaio nella Villa comunale con le atmosfere musicali di brani come “Heal the world” (di Michael Jackson), “Buon viaggio” (di Cesare Cremonini), di “Credo negli esseri umani” (di Marco Mengoni) e di “La guerra di Piero” (di Fabrizio De Andrè), i giovani, sensibilizzati sui temi della difesa dei diritti umani grazie ad un intenso e magnifico lavoro di squadra svolto da vari docenti, hanno camminato, simbolicamente, come dei bruchi che si trasformano in farfalle, a voler significare che ognuno può fornire il proprio contributo, mediante le proprie scelte, per la costruzione di un cammino di pace, tema quanto mai attuale vista la drammatica situazione in varie parti del Pianeta, non da ultimo in Ucraina ad un anno esatto dall’invasione russa.

La marcia- ha dichiarato la prof.ssa Emilia Falcone- ha costituito, per gli studenti, un’importante occasione di confronto sulla città reale e sulle sue problematiche per provare ad immaginare un’altra città: per far ciò, i ragazzi hanno compreso che, attraverso il sogno, l’immaginazione e la progettazione del futuro, è necessario cambiare vecchie abitudini, modi di fare e di pensare e, soprattutto, cancellare pregiudizi onde cambiare prospettiva, pensieri ed azioni. Nessun cambiamento esterno della realtà può, cioè, avvenire senza un cambiamento reale di ciascuno”.

Sempre più urgente è, pertanto, che i giovani imparino che, mediante la consapevolezza e l’impegno, si può lavorare per costruire un futuro migliore, non più da spettatori ma da protagonisti, ma che, per realizzare ciò, bisogna raggiungere, attraverso un lungo percorso culturale, spirituale ed etico, l’equilibrio tra istinto e ragione, per l’agire sano.

Tra gli approdi conseguiti dagli studenti partecipanti alla marcia- ha aggiunto la prof.ssa Falcone- l’ideale sottoscrizione di una dichiarazione di impegni, come l’impegno a riconoscere i propri sbagli, ad accettare le proprie responsabilità, a mettersi nei panni degli altri, ad evitare insulti ed offese, ad evitare l’omertà, a mantenere pulita la città, ad evitare ogni fenomeno di illegalità”.   

Come infatti ci insegna la storia ed il pensiero dei giuristi, degli economisti e degli psico-sociologi, senza formazione ed educazione, non possono esserci norme ed iniziative che potranno rendere stabile la pace nel mondo: peraltro, in un mondo sempre più eterogeneo, necessita imparare a tessere relazioni autentiche tra le differenti culture ed espressioni religiose.

Dunque, l’amore sopra tutto, per proteggere e valorizzare, e non per escludere, nell’ottica dell’uguaglianza che significa impegno, sacrificio, merito, rispetto delle differenze, visione aperta e condivisa ed, al tempo stesso, fondata sulle regole della mente e, soprattutto, del cuore: l’amore che comporta empatia, la ricerca e la considerazione dell’altro come un essere speciale, non come uno qualsiasi, e, per far ciò, la disposizione dell’animo nel voler “sentire” e “vedere” e l’operare “senza attaccamento alle cose” e senza cedimenti alle tentazioni, in modo che possa prevalere ciò che è giusto e bello e, quindi, il bene, non il male.

La Scuola, come realtà educativa- ha concluso la Dirigente del Fraccacreta, prof.ssa Maria Soccorsa Colangelo- deve farsi portavoce di concetti inalienabili, quali la coesione, la pace, la solidarietà, e, per far ciò, deve favorire un’istruzione improntata al dialogo, ai fini dell’interazione positiva e cooperativa e della valorizzazione interculturale. Camminare insieme, quindi, è imprescindibile per confrontarsi e migliorare: come Istituzione, è proprio questo il nostro impegno quotidiano ed il nostro obiettivo, affinchè le giovani generazioni possano discernere e ponderare il loro crescere relazionale, per divenire i pilastri del domani, onde costruire una comunità migliore e, anche spiritualmente, più rispettosa”.