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ISTITUTO TECNICO ECONOMICO STATALE

"ANGELO FRACCACRETA"

Indirizzi: Amministrazione Finanza e Marketing – Turismo
Articolazioni: Relazioni Internazionali per il Marketing – Sistemi Informativi Aziendali
Corso serale- Percorsi di Istruzione di secondo livello: AFM - SIA

 

di Alessandro M. Basso (Addetto-Stampa dell’I.T.E.S. “Fraccacreta”)

Contrastare, con la cultura e con l’educazione, ogni forma di violenza: questo è il messaggio centrale dell’interessante Conferenza organizzata, in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, e tenutasi lo scorso 27 novembre presso la biblioteca dell’I.T.E.S. “A. Fraccacreta” di San Severo. Presenti all’importante momento formativo i professori Antonio Franciosi, co-organizzatore dell’evento, Luigi Amoroso, anche in funzione di moderatore, Antonella Curtotti, Stefania Aurora e Vito Brattoli ed, altresì, la sig.ra Elvira De Santis, ideatrice dell’evento culturale.

Relatrice all’incontro formativo, cui hanno partecipato gli studenti frequentanti le classi 1C A.F.M., 3C S.I.A. e 4B A.F.M. dell’Istituto diretto dalla prof.ssa Filomena Mezzanotte, la sig.ra Antonella Tafanelli, classe 1978 e residente a San Severo, autrice di due libri, di matrice autobiografica, “Un battito negli abissi” e “Amor di mondo”, pubblicati rispettivamente nel 2016 e nel 2018. La Tafanelli, che nel frattempo sta già lavorando al suo terzo romanzo, debutterà, a dicembre, al teatro “Verdi”, portando sul palcoscenico le atmosfere della sua prima fatica editoriale. 

L’esperienza comunicataci dalla sig.ra Tafanelli- ha dichiarato il prof. Amoroso- deve essere un monito, permanente, per tutti ed è la prova che il male può essere sconfitto e che, quindi, rinascere è possibile: alle Istituzioni, e dunque alla Scuola, spetta l’onere di porre le basi affinchè ciascuno possa analizzare, correttamente, le realtà e le situazioni ed acquisire una maggiore consapevolezza sociale sull’importanza dei valori, come appunto il rispetto della donna e dell’essere umano in generale”.

Intelligenza, stima, sensibilità, libertà, complicità: queste le possibili “chiavi”, descritte peraltro nella poesia attribuita a Shakespeare “In piedi, Signori, davanti ad una donna” letta dal prof. Franciosi, per riconoscere e, quindi, evitare l’amore non-amore.

L’amore malato- ha affermato la scrittrice Tafanelli, in risposta alle domande poste da Vincenzo Pazienza, Antonio Villani e Lucia Esposito, alunni rispettivamente delle classi 3C S.I.A. e 4B A.F.M.- è quello che ti chiede, che giudica ma che, in realtà, costruisce una barriera per se stesso”.

La violenza, però, non ha “sesso”, riguarda tutti, maschi e femmine, senza distinzioni.

La violenza- ha concluso la Tafanelli- è un atteggiamento, un comportamento ed è, persino, già nelle idee. Anche se più difficile da riconoscere perché più subdola, esiste, però, anche la violenza delle donne nei confronti degli uomini: pertanto, bisogna riformulare il concetto e parlare di lotta contro la violenza di genere. Va, inoltre, considerato che i bambini che provengono da famiglie in cui hanno visto e vissuto violenza perdono molte delle loro potenzialità, a partire dalla capacità di entrare e rimanere in contatto con le persone, e non sono in grado di provare la paura della paura. La mia intenzione è quella di far comprendere che, a fronte di ogni forma di violenza diffusa nei contesti interpersonali, esistono, pur sempre, uomini e persone perbene ed è a loro che io mi rivolgo: l’auspicio è che ciascuno faccia la scelta giusta”.   Combattere la violenza, in altri termini, deve essere non un mero impegno, dunque episodico, bensì un principio “naturale”: esercitare la pace e la non violenza, come direbbe anche Gandhi, significa contribuire non soltanto all’affermazione della legalità ma anche, ed anzi soprattutto, alla costruzione di una società più civile tesa alla salvaguardia dell’uomo in quanto creatura di Dio.